
Verde, azzurro, oro: i colori a cui è affidato il ciclo dei giorni luminosi d’estate.
Luce, ombra, buio: il ritmo della vita che si accende e si spegne, ora in maniera regolare, seguendo il susseguirsi del giorno e della notte, dell’estate e dell’autunno, dell’inverno e della primavera; ora assecondando i capricci dei venti, delle piogge, delle nuvole.
E della velocità della luce e del buio.
È quasi estate e LUCE illumina per tante ore un ritaglio di paesaggio dove un antico albero di ulivo esibisce una folta chioma di foglie verdi.
LUCE decide di avanzare più lenta per prendersi tempo, rubando spazio a BUIO. Il mare adora LUCE. Gli permette di brillare, rendendo più evidenti le sfumature di azzurro che si confondono con il celeste del cielo.
BUIO corre tra le stelle e inizia poi la discesa verso quel frammento di mondo dove una pianta di ulivo profuma di mare e ha ascoltato tante voci, ha regalato un riparo sicuro a uccelli e insetti per tutto il giorno. È stanco quell’albero e aspetta l’arrivo di BUIO perché dia a tutti un riposo da quello splendore.
Eccolo, arriva. Avanza pian piano, conquistando l’angolo di mondo abbracciato fortemente a LUCE.
Il bagliore indietreggia. Lentamente raggiunge le vie luminose del cielo e incontra la luna.
– Dammi, madre, la possibilità di arrivare al mio albero.
LUNA sorride magnanima. Assorbe LUCE e la proietta lì dove BUIO, onorando la magia lunare, disegna i contorni di uno spazio dove può vivere insieme a LUCE.
È quasi estate. Una mamma e il suo bambino si concedono una passeggiata vicino al mare, dove in silenzio dorme l’ulivo.
– Mamma, quanto è veloce la luce? E il buio? Quanto ci mette per arrivare?
– Corrono insieme, spesso per andare in direzioni opposte. Quando la luna è alta nel cielo, si incontrano e regalano sere magiche.
– BUIO e LUCE si abbracciano, allora?
– Proprio così. Si abbracciano, anche se sono tanto diversi.
Lo sciabordio delle onde intona una musica lieve. È quasi estate.