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amareilmare

~ la musica del mare: onda dopo onda, nota dopo nota. Un adagio e poi, con impeto, esplode la passione.

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Archivi tag: sogni

I folletti della notte

17 sabato Dic 2022

Posted by paolina campo in Natale

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Tag

acque profonde, folletti, notte, sogni

Lago di Como

La notte, quando si spengono tutte le luci,

i folletti delle acque più profonde

emergono per illuminare i sogni di chi dorme.

Nessuno ha coscienza del loro arrivare.

Emergono lentamente,

attraversano le onde

e poi arrivano nelle case,

per avvicinarsi al corpo

di chi si è abbandonato

nelle braccia del sonno

conquistatore di anime serene.

Dormono gli uomini, i gatti, i cani, gli uccelli e i galli.

Il mondo è avvolto in un silenzio

fluttuante di nuovi messaggi,

di nuove armonie.

I folletti si immergono

nel silenzio incantatore.

Sussurrano storie

alle orecchie di chi cerca

di vivere nuove avventure

nel sogno.

Trascorrono lente

le ore notturne e

quando da lontano i raggi del sole

si preparano a fendere il buio,

le stelle, la luna, i pianeti brillanti nel cielo

avvisano i folletti che

è tempo di lasciare

che le creature del mondo

riprendano in mano

la vita del giorno che nasce.

Si preparano, allora, e,

prima che Aurora appaia lucente

solcando a est l’orizzonte,

gli spiritelli si accingono

a percorrere una scala

che li porterà giù,

negli abissi profondi di acqua che li avvolge,

così come l’aria ricopre di sé

chi si desta già fin dalle prime ore dell’alba.

Se si potesse

10 giovedì Nov 2022

Posted by paolina campo in poesia

≈ 4 commenti

Tag

gioia, sogni, speranza

Se la vita avesse la stessa forza dei sogni,

continueremmo  a credere

che tante sono le porte socchiuse,

attraverso cui si fa spazio

un raggio di luce,

una speranza,

        una gioia;       

se col trascorrere del tempo

degli anni, dei giorni,

si potessero aprire le porte

a cui man mano non si ha più accesso,

si potrebbero vestire di nuovi colori

i momenti che avremmo voluto

diversi,

dipingere ogni angolo buio,

soffiare aria fresca

su storie polverose e stantie;

se si potesse cuore mio…

Petalo di onda

04 martedì Ott 2022

Posted by paolina campo in mare, silenzio

≈ 5 commenti

Tag

Nereidi, onde, sogni

 Era arrivato il giorno che la piccola Nereide doveva tornare a riva da sola, viaggiando sulla sua barchetta svuotata di tutti i sogni in cui aveva creduto.

Mai avrebbe pensato che sarebbe stato così difficile, alla fine di tutto, chiedere un sostegno, un ascolto sincero.

Mai avrebbe pensato che la sua voce potesse essere stata messa a tacere da chi era riuscito a distruggere la serenità di tutti, specialmente la sua.

Certo, le azioni buone che si fanno, vengono appese su una parete nascosta dell’anima e mai esibite per pretendere qualcosa.

Ma, si chiedeva, da quando, ciò che si era ritenuto fosse frutto di una disponibilità incondizionata, non era bastato e non era servito a nulla? Quando la stanchezza, il desiderio di gratitudine, il desiderio di volere qualcosa per sé, erano stati oscurati da chi per anni non aveva ascoltato la difficoltà di esserci sempre?

Qualcosa non aveva funzionato nell’ ingranaggio dei rapporti tra essere e non essere, chiedere e avere, soddisfazioni e fallimenti. Qualcosa le era sfuggito e troppe cose avevano preso sentieri oscuri, misteriosi.

Con questi pensieri pesanti sul cuore, aveva spinto a secco la sua barca e si era ritirata in un angolo di spiaggia, rimanendo ad aspettare che il sonno la prendesse con sé, rapisse l’ ombra che le annebbiava la mente.

Si era poi addormentata. Un’onda l’ accarezzava, bagnandola teneramente e facendole compagnia per tutta la notte. La schiuma salmastra andava e tornava come un petalo leggero cullato dal mare,  intonando una dolce canzone.

Dimentica, dimentica chi ti ha arrecato disagio.

Regalati un sorriso,

abbandonati

alle tue riflessioni.

Abbraccia i tuoi sogni,

vola lontano

dove nessuna voce o tormento

ti possa mai raggiungere.

Regala le tue lacrime

                 al cielo,       

perché le trasformi in rugiada

e il sole

le attraversi

per trasformarle

in tanti piccoli arcobaleni.

La notte scioglierà

come cera al sole

i cattivi ricordi,

e una nuova vita

ti regalerà Aurora.

Guarda “Dream – The Pied Pipers & Ernie Felice Quartet” su YouTube

23 mercoledì Feb 2022

Posted by paolina campo in canzone

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Tag

canzone, sogni

Dream when the day is thru,

Dream and they might come true,

Things never are as bad as they seem,

So dream, dream, dream.

Sogna quando il giorno è passato,

Sogna, e i sogni potrebbero avverarsi,

Le cose non sono mai così brutte come sembrano,

Perciò sogna, sogna, sogna.

Il nido di Dio

28 lunedì Dic 2020

Posted by paolina campo in Etna, Natale, pensieri, poesia

≈ 4 commenti

Tag

Etna, Natale, nido, sogni

Si sentiva forte il vento.

Qualcosa cambiava, doveva cambiare.

Ognuno nel proprio guscio,

accennava un sorriso,

riflesso, strano a dirsi,

di una certa serenita` del cuore.

Non bisognava affannarsi,

tutto era a portata di mano.

Tutto era vicino,

come mai avremmo pensato.

Il vento soffiava forte

e noi lo ascoltavamo.

Parlava,

mentre il sole

dipingeva il mondo

di un nuovo giorno.

E Dio,

che mai s’era scordato di noi,

lancio` un nido pieno di sogni

di cui bisognava

aver cura.

Per sempre.

Pensiero del mattino

21 domenica Giu 2020

Posted by paolina campo in pensieri

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Tag

mare, pensiero del mattino, sogni

Danzano su questo mare

i sogni che ci hanno fatto compagnia

e che ora, passata la notte,

scivolano tra i colori del mattino.

Fate leggere e stelle luminose

terranno tra le mani

desideri e passioni,

come perle di un mondo che parla

attraverso la luce del sole.

‘Nto scurari

24 lunedì Set 2018

Posted by paolina campo in Eolie, Sicilia

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Tag

dialetto siciliano, disegno su cassetta di legno, mare, parole, sera, sogni, tramonto sul mare di Stromboli, vento

‘Nto scurari, all’imbrunire.

‘Nto, nel dialetto siciliano, traduce la preposizione articolata nel: ‘nto puzzu-nel pozzo; ‘nto lettu-nel letto, indicando qualcosa che è dentro qualcos’altro. Quando ‘nto precede un verbo, assume il significato di mentre, avverbio temporale, per esprimere una proposizione temporale che, in dialetto, si presenta nella sua forma implicita: ‘nto lavari-mentre lavo, ‘nto cantari-mentre canto. ‘Nto scurari-mentre sta per arrivare la sera, all’imbrunire, quando il sole è già sceso dietro l’orizzonte, le nuvole si fanno belle per accogliere la luna, e l’animo, come una casetta dagli occhi di cielo, si immerge ‘nto silenzio della sera e libera pensieri, sogni, ricordi fatti di parole, frasi, immagini. Ci si trova immersi in un momento della giornata, mentre questo momento avviene.

C’è davvero una casetta dagli occhi di cielo a Santa Marina, comune dell’isola di Salina, nell’arcipelago eoliano, poggiata su una roccia bagnata dal mare. Mille e più onde l’avranno raggiunta e chissà quante storie potrebbe narrare. La casetta ha una porticina azzurra e due piccole finestrelle come occhi di cielo che scrutano il mare. In quel piccolo cubo di pietra è possibile immaginare che vadano a incontrarsi, ‘nto scurari, le lettere dell’alfabeto che si scambiano i posti all’interno delle parole, per costruire racconti che navigano leggeri sulle onde e tra le nuvole. Fantasia e realtà si incontrano e partoriscono scene e spezzoni di vita. Un po’ come in una notte dove i sogni si susseguono tra la veglia e il sonno e sembrano spruzzi di immagini, soffi di pensieri tra i quali spesso non ci si raccapezza. Eppure, ogni scena è intrisa di vita vissuta in una danza ondeggiante di sentimenti e emozioni portati dal mare.

Al di là dei sogni

07 sabato Apr 2018

Posted by paolina campo in pensieri

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Tag

film, nostalgia, sogni, viaggio

Scena tratta dal film AL DI Là DEI SOGNI del 1998, interpretato da Robin Williams

Si viaggia in nave, in treno, in aereo. Si viaggia per lavoro, per piacere, per raggiungere luoghi della speranza. Ci sono poi viaggi immaginari dove ci si vorrebbe catapultare chiudendo semplicemente gli occhi e trovarsi su un atollo sperduto nell’oceano; o tra sequoie secolari accolti da gnomi festosi; oppure in città lontane dove, secondo antiche tradizioni, offrono, a viaggiatori sperduti, fantastici pranzi e antichi giacigli.   Ma quando il sonno diventa padrone del corpo che si abbandona alle lusinghe di Morfeo,  inizia uno dei viaggi più difficoltosi,  attraverso le immagini registrate dalla mente in tutti i giorni della vita, diventando, spesso, spettatori di sé stessi.

-Allora, vediamo…di quali colori ti sei macchiato? Ecco! Trovato! Stanotte sei verde e blu!-

-Sì. Vediamo anche quali parole hanno inciso nel tuo cuore le persone che hai incontrato nei giorni della tua vita-

-Ma guarda quanta gente! Quanti volti!-

Neuroni elettrizzati e frenetici cominciano a rovistare tra i lobi della mente e, raccogli qua e togli là, cominciano a costruire storie che corrono lungo pellicole più o meno brevi, più o meno rassicuranti. Immagini, suoni, volti, parole si susseguono, si incontrano e poi si sciolgono, si appiattiscono come onde sulla battigia. Al risveglio, sembra di essere su una spiaggia, da soli, a cercare di recuperare ciò che durante il sonno ci ha fatti spettatori di noi stessi, alle prese con situazioni irreali o verosimili.

Poi ci sono i viaggi più tristi, quelli della nostalgia, degli abbracci perduti, dei sorrisi che hanno colorato la vita di gioia. Ci si imbarca sulla nave della memoria e si attraversano le nuvole del ricordo, in silenzio, per andare oltre i sogni, per superare l’immaginazione e sentire attraverso l’aria che si respira un mondo che esiste ancora, scolpito nel cuore.

Nuvole

01 sabato Ott 2016

Posted by paolina campo in pensieri

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Tag

casa, colori, sogni

Sembra che le nuvole viaggino con un grande desiderio:

tornare a casa.

E la loro casa è lì, dove abitano i sogni.

Dove un soffio di vento è come un’antica carezza;

dove la mente è attraversata dalle note di campane festose;

dove sorridere al mondo è semplice, è naturale;

dove bellezza fa rima con freschezza

e colore fa rima con ardore.

Tornare a casa,

alle esigenze del cuore,

alla luce che investe senza però fare male,

a sguardi sereni e mani accoglienti,

a lampi  di incanto e tuoni di gioia.

Tornare a casa.

Dove le strade coperte di libri da attraversare,

non trovano muri ma parole da imparare

e il cielo, come unico ponte sui colori del mondo.

Tornare a casa,

in quella casa che è cielo, che è aria, che è acqua

e colore tutto intorno.

 

 

 

 

I miei libri

era
vi racconto
l'uomo di
A fine giornata
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Articoli in archivio

Mare e Montagna

  • Una stella da ricordare
  • Il telaio di Agatina
  • Una promessa
  • I Palici
  • Lucia
  • I racconti dell’Etna (2)
  • E resto ad ascoltare
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