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amareilmare

~ la musica del mare: onda dopo onda, nota dopo nota. Un adagio e poi, con impeto, esplode la passione.

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Archivi tag: tempo

E’ già mattina

06 martedì Apr 2021

Posted by paolina campo in Senza categoria

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alba, mare, tempo

-Svegliati! E’ già mattina!-

Il mio ragazzo con le gambe lunghe mi accarezza dolcemente. Lo guardo, gli sorrido. Ne abbiamo fatta di strada insieme.

La notte è trascorsa mentre la mia mente si è persa in un mare di ricordi e di sogni. E se chiedessi al tempo di fermarsi? Se chiedessi alla notte di concedermi qualche ora in più per vagare in sentieri che solo il sogno può farmi attraversare?

La notte si allungò per permettere a Giove di giacere più a lungo con Alcmena, la bella moglie di Anfitrione. Il sole e la luna si fermarono per dare a Giosuè il tempo di sconfiggere gli Amorrei.

Chiudo ancora un poco gli occhi e mi vedo davanti a uno specchio a contare le mie rughe che lasciano trasparire la serenità di una vita trascorsa senza tante pretese e con tanti sogni ancora da realizzare. Chiudo ancora gli occhi e mi osservo mentre vago, con lo sguardo incantato, sulla superficie del mare che si distende di fronte a me. Quest’ acqua, penso, sa essere cheta e ribelle. Mi somiglia, sa tutto di me.

-Adesso svegliati, il sole è già alto.-

Immagini che si raccontano

27 martedì Ott 2020

Posted by paolina campo in Eolie, ricordi, Salina

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cuore, emozioni, tempo

Leni-Salina

Non è vero che un ricordo condiviso accende a tutti le stesse emozioni, dice a tutti le stesse cose, usa sempre lo stesso linguaggio per raccontarsi. C’ è qualcosa di intimo in un ricordo. Emozioni che bussano al cuore, che accendono la luce di qualcosa che si fa presente in quell’ attimo che si rinnovano i suoni, le voci, gli sguardi, i sorrisi, che ognuno ha conservato per sé. Così trascorrono gli anni, molte cose assumono significati diversi ma davanti a un ricordo si riesce a vedersi bambini, scrutando ogni cosa dalla serratura del tempo.

La foglia

12 mercoledì Set 2018

Posted by paolina campo in pensieri

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aspettativa, mendicare allegria, mondo, pensiero, tempo

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Chissà  cosa penserebbe, se potesse pensare, una foglia caduta dal ramo più  bello che credeva di avere abitato e cominciasse uno strano viaggio spinta dal vento, ormai padrone assoluto della sua vita. Era stata bella e, radiosa, aveva rivolto la sua parte migliore al sole per contribuire a rendere rigoglioso e verde il suo ramo. Ah Pangloss! Quante bugie, quante storie su un mondo migliore di tanti altri!

Chissà in quali mari della mente, se potesse avere una mente, lancerebbe i suoi pensieri pesanti come pietre attraverso le quali non soffia più un alito di vita, per poi rifugiarsi in un angolo dove il vento non può  spingerla oltre e trovasse il TEMPO lì  ad aspettarla per pensare.

(Ci vuole tempo per pensare, ci vuole concentrazione per essere felici.)

E insieme al TEMPO, dalla sua postazione di semplice osservatrice dei fatti del mondo, cominciasse a notare come il mondo sia talmente appesantito di grovigli di parole spogliate del loro vero significato, di situazioni che hanno perso il loro nesso logico, di occhi che dicono quello che non sentono. Natura non facit saltus, ma in quel guazzabuglio che sembra diventato il mondo, notasse come si  fosse riusciti a sottovalutare passaggi importanti: dopo il bocciolo c’è  il fiore e poi il frutto.

Eppure qualcuno, improvvisandosi grande innovatore, fa grandi salti, bruciando le impalcature su cui poggia  la vita, tutta la vita.

Ci sono stati tempi in cui l’ uomo onnipotente ha voluto distruggere libri, organizzato roghi, spento idee, per cancellare cio’ che avrebbe potuto essere un pericolo per il predominio di un’ idea pazza di supremazia, credendo di non avere bisogno di storia, nutrendosi del poco che aveva seminato.

Ecco, quella foglia secca insieme al suo compagno, il TEMPO , arrivano a una conclusione: il MONDO, stanco e avvilito, si è messo in aspettativa, come quel lavoratore che, per far fronte a una sopravvenuta malattia, a un certo punto si astiene dal lavoro, aspettando che la sua situazione migliori per potere ripartire, per potere essere di nuovo efficiente.

La FOGLIA, il TEMPO, il MONDO. Dalla loro postazione si improvvisano mendicanti. No, non più  di speranze, tanto care a coloro che si colorano il viso di buone intenzioni; non più  di monete che servono a poco a chi si è  vestito di scuro.

– Avete un pizzico di allegria da darmi? Sapete, per vivere, per essere ogni tanto felice.-

– Avete un abbraccio forte da regalarmi? Sapete, per colmare la solitudine di chi ancora vuole pensare.-

I miei libri

era
vi racconto
l'uomo di
A fine giornata
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