È vita vera quella descritta dai sogni? Cosa ci fa essere spettatori e protagonisti allo stesso tempo? Sgomenti, scivoliamo fuori dalla scena su cui ci aveva posto il sonno, mentre ci viene incontro la fantasia che piove copiosa sui tetti dell’immaginazione.
C’era nel cielo un tappeto bianco che scendeva giù come una cascata. Da lì partivano le nuvole a coprire emozioni e storie impossibili, desideri, angosce, ansie e paure. Per proteggere gli amori di maghi e paladini .
-Ove son io?- chiedeva stordito Ronaldo che dentro una nuvola aveva viaggiato, per trovarsi poi nel giardino dell’innamorata Armida.
-Ove son io?
-Al fianco mio.
Più tardi la nuvola si sciolse, l’inganno fu svelato e la maga al suo fianco non trovò che se stessa.
Al fianco mio,
vicino a me,
con me.
Ci sono solo io.
Scivolo piano
lungo il tappeto di bianco vestito.
Mi guardo, mi riconosco.
Al fianco mio, vicino a me, con me.
Sento le persone che amo.