
Le nuvole toccarono le onde e
le onde si aggrappano alle nuvole.
Il vento legò insieme onde e nuvole
in un vortice bianco che sapeva di mare.
Lei, seduta a poppa del suo gozzo,
seguiva fiera le impennate della barca.
I suoi capelli seguivano il vortice e
lei assorbiva il turbinio
di quella tempesta
e ne diventava elemento.
Ammaliata dalla musica del mare,
osservava le onde
che duettavano con il vento.
Era bella, lo era da sempre.
Paolina Campo, ‘Nto scurari, Gruppo Editoriale Bonanno s.r.l, Acireale-Roma, 2018, pag.107