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sefossionda

~ la musica del mare: onda dopo onda, nota dopo nota. Un adagio e poi, con impeto, esplode la passione.

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Archivi tag: libri

Un tuffo in pensieri profondi

13 venerdì Gen 2017

Posted by paolina campo in pensieri

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libri, Nietzsche, pensieri, Umano troppo umano

Malumore verso gli altri e verso il mondo.- Quando, come tanto spesso accade, sfoghiamo sugli altri il malumore che in realtà proviamo contro noi stessi, in fondo cerchiamo di offuscare e ingannare il nostro giudizio: vogliamo motivare questo malumore a posteriori con gli errori e i difetti degli altri, e perdere così di vista noi stessi.

 

Come bisogna vincere.- Non si deve voler vincere quando si ha la prospettiva di superare l’avversario solo per un capello. La buona vittoria deve rallegrare il vinto, deve avere qualcosa di divino che risparmi la vergogna.

E’ bello tacere insieme,

Più bello, ridere insieme,-

Sotto il lenzuolo di seta del cielo,

Appoggiati al muschio e al faggio

Ridere bene e forte con gli amici

Scoprendo i denti bianchi.

Se ho fatto bene, meglio tacere;

Se ho fatto male – meglio ridere

E fare sempre peggio……

 

Di quel che hai detto, più di tutto mi è piaciuta una promessa: che volete ridiventare buoni vicini alle cose prossime. Questo tornerà a vantaggio anche di noi, povere ombre. Perché, ammettetelo, sinora ci avete calunniato anche troppo volentieri.

Friedrich W. Nietzsche – Umano, troppo umano – Un libro per spiriti liberi

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Vite dimezzate

10 giovedì Nov 2016

Posted by paolina campo in pensieri

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Calvino, libri, vita

Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di vedere tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te lo auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.¹

Però l’intento di mio zio andava più lontano: non s’era proposto di curare solo i corpi dei lebbrosi, ma pure le anime. Ed era sempre in mezzo a loro a far la morale, a ficcare il naso nei loro affari, a scandalizzarsi e a fa prediche…..Così passavano i giorni a Terralba, e i nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi, poiché ci sentivamo come perduti tra malvagità e  virtù ugualmente disumane.²

 

In questa terra di dimezzati ci siamo immersi completamente e ci dividiamo tra chi si lascia dimezzare o uccidere dalla malvagità; e chi fugge in una zona malata, il lazzaretto di Terralba, dove i malvagi, i Grami, non entrano e così mantieni integro lo spirito. Ma arrivano i Buoni che ti vogliono salvare e  dirigere il mondo verso non si sa cosa.visconte-2

¹Italo Calvino, I NOSTRI ANTENATI- IL VISCONTE DIMEZZATO, Einaudi editore, Torino, 1960, pag.145

²Ibidem, pag.176)

Troppo

26 giovedì Mag 2016

Posted by paolina campo in pensieri

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aggettivo, Dickens, libri, totem Baricco

Troppo bella, troppo brutta; troppo simpatica, troppo permalosa; troppo pesante, troppo leggero; troppo pieno, troppo vuoto…Troppo. Apprendo che l’aggettivo “troppo” deriva dal francese “trop”, voce di origine germanica che significò, dapprima, “molto, quantità”. Noto che questa “abbondanza”, questo qualcosa difficilmente quantificabile, spesso fa storcere il naso e il nostro aggettivo accompagna descrizioni di qualcosa che in quell’essere “troppo”, nuoce, disturba il comune senso del buongusto. Nel 1998, Eugenio Allegri, attore di teatro e non solo, recitava per il pubblico di TOTEM, programma di letture, suoni e lezioni curate da Alessandro Baricco e Gabriele Vacis. In una delle puntate di quell’anno, l’attore torinese si cimentava nell’interpretazione di un passo de Il nostro comune amico di Charles Dickens, sottolineando ciò che riflette lo specchio dei Veneering,

…gente nuova di zecca in una casa nuova di zecca di un quartiere di Londra nuovo di zecca

L’aggettivo “troppo”, già tinteggiato egregiamente dallo scrittore inglese, si rivela in tutta la sua pomposità negativa e satirica nell’interpretazione di Allegri quando lo specchio riflette “un giovanotto maturo”nella rete seduttiva di una signorina, anche lei ospite dei Veneering, anche lei “matura”.Un giovanotto che si presta a una profusione di “troppo”:

…di troppo naso sul volto, di troppo rosso sulle basette, di troppo torace dentro il panciotto, di troppo luccichio nei bottoni della camicia e della giacca, nella conversazione, negli occhi, nei denti…

Troppo, esagerato, un infinito negativo.

Perché parlare di questo aggettivo? Forse perché, spesso, nel linguaggio colorito di un siciliano, l’aggettivo “troppo” è come quella pennellata in più che rafforza l’espressione quasi di disgusto stampata sul viso: si troppu esagerata! Per dire: sei troppo esagerata! e intanto su quella breve, ma profonda indicazione, soffia un vento di smarrimento, di insicurezza, di sbagliato.

Le acconciature della Montagna

24 domenica Gen 2016

Posted by paolina campo in vulcano

≈ 3 commenti

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capelli, Catania, Etna, libri, mare, nuvole

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Acconciatura anni ’60, con cotonatura casual e ciocche lunghe alla Brigitte Bardot.

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Cappellino inglese, sfizioso, reale ed elegante.

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Riccioli sparsi, ribelli, un po’ rivoluzionari.

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Chioma ordinata, liscia e seriosa, da professoressa impegnata.

Osservando la Montagna dal balcone di casa, la mia fantasia si scatena! Eppure quelle nuvole, che ho immaginato come capelli variamente acconciati di una elegante signora, ho scoperto che hanno un significato molto importante per i pescatori catanesi. Prima che arrivasse la pandemia, amavo visitare i numerosi negozi di rigattieri che qua e là si affacciano sulle vie della città etnea. Tra vecchie lampade, sedie traballanti, tavoli di legno pesantissimo e libri dai fogli ingialliti e delicatissimi, un giorno fui attirata da un libro. Ne ho presi tanti di libri, vecchi e con un odore antico di cose usate e amate. Quello invece non era proprio antico. Si trovava dentro un cesto poggiato sul pavimento e aveva una bella copertina gialla: Pippo Testa e Mimmo Urzì, IL GOLFO DI CATANIA E I SUOI PESCATORI, Edizioni GRECO, 1996. L’ho letto tutto d’un fiato e subito ho scoperto che le nuvole che volteggiano e abbracciano l’Etna, sono, in vero, il barometro dei marinai, sono i segni attraverso cui i pescatori interpretano le condizioni meteorologiche.

-Oggi la Montagna dice che si può uscire per mare-

-Mmm…oggi è meglio che non ci muoviamo. L’Etna è strammata (disturbata)-

Ecco, l’Etna condiziona la fantasia di chi non si stanca mai di osservarla come smuove le correnti del mare. Quannu u mari vugghi (quando il mare ribolle), vuol dire che il vulcano tuona. E la fantasia galoppa.

Immagine

I miei libri

22 mercoledì Apr 2015

Tag

Catania, libri, mare, Palermo, Salina, tradizioni

era  vi  9788877283276  ZOM

 

Il grande protagonista dei miei libri è il mare. Racconta storie e diventa specchio di un cielo dai colori vivaci e cangianti, come vivaci e cangianti sono i paesaggi che mi hanno vista crescere.

In Era la mia casa, pubblicato nel 2005, racconto della mia infanzia a Salina in un intreccio di ricordi, preghiere, canzoni e poesie che fanno da sottofondo a giochi di bambini all’aria aperta. Di alcune canzoni ho fatto scrivere la musica che fa da corollario al libro.

Nel 2009 esce Vi racconto una storia. Con questo libro ho voluto sottolineare la necessità di diventare amica dei luoghi in cui vivevo, ed entrare in sintonia con Palermo prima e Catania poi, significava per me conoscere a fondo quelle città ascoltando le storie che dai vicoli, dal mare, dalla montagna, l’Etna, aspettavano di tendermi la mano. Con questo libro non sono più bambina, ma moglie e madre e faccio mio il pensiero di sant’Agostino sul tempo.

L’uomo di scalo Galera esce nel 2012. L’orizzonte diventa un filo sottile dove scorrono figure leggere che un uomo dal molo di Malfa osserva in silenzio. Faccio ancora più amicizia con Salina: chiedo, mi informo, cerco persone e fatti che hanno segnato la storia dell’isola.

Il lavoro storico ed etnoantropologico è continuato con A fine giornata, pubblicato di recente.

Ma andiamo per ordine. Presentazione libri Paolina Campo

Pubblicato da paolina campo | Filed under libri

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I miei libri

era
vi racconto
l'uomo di
A fine giornata
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Mare e Montagna

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