Il termine Epifania deriva dal greco antico, arriva quindi da molto lontano, έπιϕάνεια, cioè apparizione, manifestazione.
-Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grande gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono gli scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.- Vangelo secondo Matteo 2,1
Epifania, έπιϕάνεια, manifestazione di Gesù come Dio e come re; apparizione di una stella, una cometa che segna il cielo per indicare, manifestare qualcosa che segnerà per sempre la storia degli uomini.
Nell’Adorazione dei Magi, dipinta da Giotto nel 1303 nella cappella degli Scrovegni a Padova, è raffigurata una stella, o meglio, una cometa che esprime forte il senso dell’apparizione. Una cometa squarcia il cielo, lo inonda di luce, appare e si manifesta in tutta la sua singolarità, illumina i volti, li santifica. Solo una cometa poteva segnare il cammino verso la rivelazione di Gesù. Nel Nuovo Testamento, Matteo racconta di una stella luminosa che guida i Magi a Betlemme e, probabilmente, il discepolo era stato testimone del passaggio di un astro così particolare.
Nel 1301, una cometa attraversò il cielo. Era la cometa di Halley e Giotto potrebbe essere stato colpito dal suo passaggio.
έπιϕάνεια, un termine che viene da lontano ma che ancora ci racconta della manifestazione della speranza, della gioia. Rivelazione di bellezza che si apre ai nostri occhi, che alberga nei nostri cuori.