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Daniele Nardi e la parola “inutile”
25 venerdì Feb 2022
25 venerdì Feb 2022
14 giovedì Ott 2021
Quella parte della giornata che scorreva come un fiume tra il sole che sorge e il sole che tramonta non era una parentesi di tempo preferita dal pensiero ibrido. Rumori, parole, gesti sempre uguali frenavano la sua inventiva, la sua creatività di essere sempre diverso pur mantenendo il suo sé primigenio. E poi, in quel frangente di tempo, la gente andava veloce, si intasava la mente di rumorosi e roboanti impegni. C’era chi andava da una parte, chi dall’altra; chi accelerava il passo e chi guardava sempre il suo orologio. Certo, c’era chi vestiva abiti eleganti, chi abiti sportivi; chi portava i capelli lunghi e chi i capelli corti. Tutti, però, avevano la stessa espressione: quella di una piccola pietra trasportata dal fiume che corre veloce alla foce. Ma chi sognava di giorno? Chi coltivava l’eleganza dello sguardo, dell’ ascolto, dell’abbraccio? Il pensiero ibrido ebbe l’idea che le cose, tutte le cose del mondo, racchiudessero i sogni di notte e di giorno, ora e per sempre, attendendo che qualcuno, in quel frangente di vita tra Elios che sorge e Elios che tramonta, si fermasse a guardarle. Pensò che le cose, gli oggetti, un vaso, una tazza, una barca, fossero i custodi di un tempo infinito, che è quello del racconto, della storia. Chissà cosa avrebbero pensato tutti i pensieri di chi era attento solo al tempo del proprio orologio! Che assurdità! Le cose! Figuriamoci!
Il pensiero ibrido non si curava degli altri. Aspettava la notte e impaziente si tuffava nei sogni di chi finalmente si era fermato. Gli capitò di immergersi in un sogno splendente come il cielo d’estate. Era dentro un lago dove il cielo si era specchiato. Era azzurro e abitato da una barchetta che chiacchierava con la sua immagine riflessa sull’acqua (il suo passato? Il suo presente?), mentre microorganismi giocavano a nascondino tra le alghe tese all’ascolto. C’era grande vivacità in quello specchio di acqua increspato da piccoli cerchi concentrici generati dalla vita del lago.
La barchetta raccontava di mani callose e pelle indurita dal sole e dal sale; di ricchi mercanti che esportavano il sale prodotto in quello specchio di acqua e che diede il nome a un’isola verde del Mediterraneo. Una nuvola grossa avanzò lenta, distribuendo la sua immagine sulla superficie liquida e salmastra arricciata qua e là dai vortici dell’acqua.
-Sulla riva brillano ancora cristalli di sale. Anche loro hanno tanto da raccontare.-
La sua voce calda e avvolgente si diffuse come canto, melodia che raggiunse ogni goccia, ogni alito di vento, ogni pietra.
All’improvviso, arrivò da lontano un ticchettio che sbalzò fuori dal lago il pensiero ibrido e dopo un tic e un toc ripetuti con cadenza sempre uguale, si fermò il tempo del racconto e tutti i pensieri affannati misero a tacere la voce delle cose.
27 martedì Lug 2021
Posted Eolie
inEra d’estate e la frescura arrivava da un timido vento che attraversava i rami di un albero di fichi maturi, dolci, verdi come alghe che Dionisio s’era divertito a rubare a Poseidone per comporre quelle grosse gocce di zucchero che pendevano sopra fiori che ne avevano replicato i colori.
Era d’estate e i fiori dei capperi affidavano al sole il loro volto più bello, la loro immagine più spettacolare . Quella stessa che i fichi serbavano all’interno del loro involucro verde smeraldo: steli piccoli e morbidosi, bianchi; filamenti lunghi, protesi al sole, anch’essi bianchi. Poi, come goccioline sfuggite dai colori dell’ arcobaleno, puntini viola a definire il disegno degli steli e dei filamenti.
Era d’estate e nell’ozio forzato di un caldo schiacciante, riflettevo su come i colori riescono a dare ragione della diversità che esiste in natura: molti fiori, frutti, ortaggi condividono il verde, il viola, il bianco ed altri colori, mischiandoli in maniera diversa, creando bellezza. Così come avere un naso, una bocca, due occhi: sono comuni a tutti gli esseri umani e gli animali che attraversano le acque, il cielo e la terra. Tutti abbiamo un naso, una bocca, due occhi eppure quanta varietà, quanta bella diversità.
Eh sì, era d’estate. Faceva tanto caldo e la mia mente vagava, cercava un rimedio a quell’ozio forzato.
27 domenica Giu 2021
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18 domenica Apr 2021
Posted Eolie
inCi sono canzoni, poesie, racconti
che rimangono per sempre nel cuore.
Ci sono immagini
che sanno di musica e poesia,
di cunti di fate ed eroi.
Racchiudono suoni, rumori,
voci e melodie;
odori, profumi, fragranze.
E sorrisi, lacrime, timori,
gioie e speranze.
Come una musica.
17 sabato Apr 2021
Posted Eolie
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17 mercoledì Mar 2021
La Natura è un tempio dove colonne vive
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
Charles Baudelaire, I FIORI DEL MALE.
15 lunedì Mar 2021
Posted Eolie
inE’ lei, che attende
e nell’ attesa ascolta la vita che le gira intorno,
lasciandosi attraversare dalla magia del sole
che parte e poi ritorna.
E’ lei, che in silenzio
nutre d’amore i battiti dei cuori
che sognano domeniche festose,
giornate piene di sole
e soffi di vento profumato di zagara e viole.
E’ lei, che sa aspettare
che la vita si rinnovi,
mentre il suo cuore grato si riempie,
come vaso senza fondo,
di tutto quello che
il tempo le ha regalato
e continua a farle compagnia.
14 domenica Mar 2021
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Monte Porri, vulcano estinto dell’isola di Salina. Si trova nella parte occidentale dell’isola ed è alto 860 metri. Il suo è un nome botanico, deriva dalla pianta del porro che rigoglioso cresce in maniera spontanea lungo le sue pendici. Prima era denominato Monte della Vergine, per il culto profondamente sentito dagli abitanti verso la Madonna, a cui è stato dedicato un Santuario nella vallata che unisce il monte al suo gemello più alto, il Monte Fossa delle Felci.
Prima che arrivi la sera, una nube avvolge la cima del monte, tingendosi man mano di rosso e il divino torna a farsi presente. Ogni sera.
Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.
Esodo, 13,21
12 venerdì Mar 2021
Posted Eolie
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