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Malfa-Salina

S’era riunito un simposio di nuvole. Si parlava, si rideva, si scriveva e, nella loro sofficità, si disquisiva sulla bellezza del cielo, sui suoi mutamenti, sulle creature visibili e invisibili che lo abitavano.

Quando fu l’ora del sole a mezzogiorno, la folla di nubi si diradò e la loro sofficità si disperse nello spazio circostante. Un petalo di nuvola, bianco, candido, leggero, luminoso iniziò a danzare, volteggiando nell’ azzurro infinito del cielo, seguendo il battito delle emozioni perse nel vento, ascoltando il respiro profondo del mondo. Le note liberate dal suono di un alto campanile le tendevano intanto il loro suono e danzarono insieme tra l’azzurro del cielo, fratello gemello dell’azzurro del mare che guardava estasiato la danza del mondo. La nuvola bella e le note leggere pian piano si sciolsero nell’aria tiepida di una giornata di maggio, lasciando la scena a una palma silenziosa e austera, corpo danzante mosso dal vento.