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~ la musica del mare: onda dopo onda, nota dopo nota. Un adagio e poi, con impeto, esplode la passione.

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Archivi Mensili: febbraio 2021

Lu pisci spada

17 mercoledì Feb 2021

Posted by paolina campo in libri, Sicilia

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Domenico Modugno, pesca, pesce spada, stretto di Messina

Si distinguevano all’orizzonte, stretto tra Capo Peloro e Punta Pezzo, i colori decisi del nuovo giorno in arrivo: rosso, rosa, arancio, blu, grigio, mentre dietro le rocce calabresi arrivava il bagliore luminoso del sole. Mimmo guardava estasiato quell’imbuto di mare e pensò che era proprio un ragazzo fortunato: stava vivendo la sua vita con quella libertà che mai avrebbe immaginato e se ne nutrì ascoltando il suono del mare, il silenzio dei colori dell’alba e l’ energia di alcuni pescatori impegnati nell’avvistamento di un grosso pesce.

-Va’ cchiù susu!! Tuttu rittu, comu ora!! Acchiappalu! Acchiappalu!-( Vai più su! Tutto dritto, come ora! Prendilo! Prendilo!)

Il ragazzo si mostrò divertito da quelle voci che si sovrapponevano, si rincorrevano allo stesso modo con cui seguivano lo spostamento di quel pesce sulla superficie del mare.

-Don Vicè, ma che fa quello là sopra?-

A don Vicè quel ragazzo piaceva, gli piaceva il suo coraggio, l’inconsapevole tenacia con cui seguiva il suo destino.

-Quella barca si chiama luntro e i pescatori la usano per pescare il pescespada. Sai perché si chiama così questo pesce?-

-Perché ha una spada sopra il muso.-

-Sì, e gli serve per tagliare le correnti che qui sono forti. Vedi, proprio al centro del luntro, c’è un albero che si chiama farere. In cima al farere sale l’avvistatore che, appena il pescespada viene segnalato, a gran voce ne indica il percorso a pelo d’acqua e la barca si muove al suo inseguimento. I rematori danno più forza alle loro braccia, incitandosi a vicenda e il fiocinatore, ritto a poppa, aguzza la vista e con mira spesso infallibile, infilza il pesce. Sai che quando  si avvista una coppia di pescespada si infilza prima la femmina? Il maschio non la lascia, le resta sempre vicino e così è più  facile infilzare pure lui.-

-Mamma mia! E’ brutto così!-

-Eh sì, ma queste sono le leggi della pesca.-

Don Vicè strizzò l’occhio al suo giovane amico e intonò una canzone:

–Chist’è na storia

 d’un pisci spada

storia d’amuri!-

Sulle note della canzone di Domenico Modugno, si lasciò dietro le voci dei pescatori dello Stretto, mentre il sole ormai segnava una lunga scia luminosa sul mare Ionio e Marunnuzza, la bella barca di don Vicè, navigava alla volta del mar Tirreno, verso il porto di Milazzo.

L’arte del torrone

05 venerdì Feb 2021

Posted by paolina campo in Senza categoria

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https://amareilmare.wordpress.com/2020/02/04/larte-del-torrone/

Cittadini

05 venerdì Feb 2021

Posted by paolina campo in Senza categoria

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https://amareilmare.wordpress.com/2018/02/07/cittadini/

Alba

03 mercoledì Feb 2021

Posted by paolina campo in libri

≈ 10 commenti

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alba, amore, Romeo e Giulietta, Shakespeare

“Era l’allodola, l’araldo del mattino; e non già l’usignuolo. Guarda, amore, quali maligne strisce di luce non aggiungono una frangia a quelle nubi che laggiù si sciolgono a oriente. Le candele del cielo son tutte consumate, e la gioconda luce del dì procede in punta de’ piedi sulle nebbiose cime dei monti. Debbo partire e vivere, o restare e morire.” William Shakespeare, ROMEO E GIULIETTA, Corriere della Sera, Milano, 2012, Atto Terzo-Scena V, pag.201

Nuvole

02 martedì Feb 2021

Posted by paolina campo in pensieri, poesia

≈ 4 commenti

Tag

casa, colori, sogno

Sembra che le nuvole viaggino con un grande desiderio,

tornare a casa.

E la loro casa è lì, dove abitano i sogni.

Dove un soffio di vento è come un’antica carezza;

dove la mente è attraversata dalle note di campane festose;

dove sorridere al mondo è semplice, è naturale;

dove bellezza fa rima con freschezza

e colore fa rima con ardore.

Tornare a casa,

alle esigenze del cuore,

alla luce che investe senza però fare male,

a sguardi sereni e mani accoglienti,

a lampi  di incanto e tuoni di gioia.

Tornare a casa.

Dove le strade coperte di libri da attraversare,

non trovano muri ma parole da imparare

e il cielo, come unico ponte sui colori del mondo.

Tornare a casa,

in quella casa che è cielo, che è aria, che è acqua

e colore tutto intorno.

I miei libri

era
vi racconto
l'uomo di
A fine giornata
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