Ridere – Tiziano Terzani
Torneremo a sorridere? Eh, io lo spero tanto, perché una civiltà che non sorride è una civiltà infelice. E io trovo che ridere, proprio ridere è una cura, è parte della guarigione. Infatti, non a caso, un’altra delle terapie che ho scoperto in India è la terapia del sorriso, del ridere. Una mattina, in un parco vicino a casa, una delle cose che notai, a parte gli uomini che davano da mangiare alle formiche, cosa che mi sorprese moltissimo, c’era un gruppo che dopo aver fatto un po’ di yoga …
RIDEVA
e Tiziano Terzani, giornalista e scrittore scomparso nel 2004, in un’intervista rilasciata poco tempo prima di morire, dava dimostrazione di quell’allenamento a sorridere che sostiene e cura i momenti più difficili della vita, anche quello che ti prepara alla morte. C’è una favola del Dreamtime, del tempo del sogno degli aborigeni australiani, che racconta di una rana gigante di nome Tiddalik che aveva bevuto tutta l’acqua del mondo. Alcune creature si riunirono allora per decidere un piano per liberare tutta l’acqua del mondo che altrimenti rischiava di morire. Dopo alcune consultazioni arrivarono a definire una strategia davvero speciale: ognuno degli abitanti del luogo avrebbe fatto qualcosa per far ridere la rana gigante. Ci volle un grande impegno. Non era piu’ facile ridere, perche’ la tristezza aveva invaso il cuore di tutti. E tutti fallirono. Tranne Nabunum, un’anguilla che aveva conservato con cura la gioia della speranza che c’ e` sempre un modo per uscire dalle situazioni difficili. Forse era l’unica a credere davvero in quel piano e forse proprio per questo portò a buon fine la sua missione. Nabunum fece ridere così tanto Tiddalik che, gia’ gonfia di acqua, si gonfio’ anche di contentezza. E quando acqua e contentezza iniziarono a lottare per strabordare da quel corpo, la rana gigante fu costretta ad aprire la bocca e liberare l’acqua che riempì di nuovo i mari, i laghi, le paludi e i fiumi e il mondo tornò a vivere.
E, come si diceva alla fine delle favole che ascoltavamo da bambini, vissero tutti felici e contenti.