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Il giorno dopo la festa, Assunta si era svegliata con una grande agitazione nel cuore.

Aveva fatto un sogno strano. Si vide smarrita tra i sentieri di una grande montagna che sembrava cambiare colore al mattino, a mezzogiorno e alla sera.

Presso il pendio della montagna un piccolo uomo danzava leggero: un passo avanti, un ondeggiare del busto e poi ancora un passo. Danzava e con entrambe le mani teneva un lungo pennello che intingeva in una delle sorgenti che si affacciavano dalla roccia e poi lo portava al cielo. Si muoveva tra latte di colore diverso: bianco, rosa, arancione, violetto, grigio…e dipingeva. Dipingeva nuvole.  

-Chi sei?-chiese Assunta-Ti prego! Rispondimi! Sto cercando il mio Vincenzo. Dov’è? E’ tra le tue nuvole?-

Ma egli continuava a dipingere e danzare. Poi si girò verso di lei.

-Vincenzo!-gridò. E si svegliò.

(Paolina Campo, A FINE GIORNATA, A&B editrice, 2015, pag.44)